Le criticità dei sistemi informativi
Nel nostro lavoro di supporto al change management dell'industria dell'ospitalità, ci siamo spesso imbattuti in realtà interessanti dal punto di vista del potenziale degli asset in gestione, ma che non sono riuscite ad esprimerlo.
Da queste esperienze ne abbiamo tratto diversi aspetti e limiti che si sono manifestati in più occasioni come se ci fosse un fil-rouge ad unirli.
1) Un sistema informativo parcellizzato in tanti sottosistemi (Pms, contabilità generale, magazzino/economato, revenue management) non dialoganti tra di loro e, quindi, con una infinità di dati gestiti in modo autonomo da ogni reparto, con varie modalità (excel in primis) e che cambiano, anche in modo arbitrario, a seconda delle esigenze o delle informazioni necessarie al momento.
2) un sistema di controllo di gestione poco strutturato in quanto centrato sui soli ricavi e costi operativi “strictu sensu” perdendo di vista l’importanza e la rilevanza dei costi non distribuiti e dei KPI e senza un piano di riferimento (budget o piano pluriennale) o anche di obiettivi da raggiungere.
Gli effetti sul controllo di gestione
La combinazione di questi due aspetti ha un effetto rilevante sulle capacità di controllo, pianificazione dell’azienda e della misurazione tempestiva dei risultati e delle azioni da mettere in atto per aggiustare il tiro e le performance, e si riflette su aspetti quali:
- l'arbitrarietà del dato, che varia a seconda degli interlocutori e non è mai riconciliato con il software di contabilità generale e, quindi, in ultima analisi con il bilancio;
- tempestività delle informazioni e, quindi, del sistema di reporting e monitoraggio dell’andamento aziendale;
- sostanziale inutilità del dato di reporting rispetto a quello a cui dovrebbe servire e cioè strumento di gestione e di monitoraggio costante delle performance aziendale rispetto agli obiettivi prefissati.
Ma c’è un altro aspetto che riteniamo essere altrettanto rilevante e la cui utilità è, a nostro avviso, inderogabile necessità è stata messa ancora più in risalto dal complesso momento in cui vivono le nostre aziende: la mancanza di un piano, di un budget, di un reporting strutturato che riguardino gli aspetti non economici dell’azienda: la parte patrimoniale, la gestione della tesoreria, il piano di cassa, un piano di investimenti integrato con le componenti patrimoniali-finanziarie e traguardato rispetto alle ragionevoli attese in termini sia di impatto economico che di cassa.
Molto spesso la carenza di queste informazioni e/o il loro monitoraggio, la pianificazione e il controllo, appare essere una delle cause prime nella generazione di situazioni di tensione finanziaria fino a sfociare nella crisi di azienda.
Dalla management anglosassone sappiamo che Revenue is vanity, Profit is sanity, ma Cash is King o forse, ancora meglio, Cash is your reality. Dall’evidenza empirica emerge che ci sono diverse motivazioni alla base di queste carenze:
- la mancanza di cultura manageriale adeguata all’interno di strutture organizzative più piccole pe quanto, in realtà, gli imprenditori sentono l’esigenza di un maggior controllo e pianificazione specie quando le cose non vanno ma lo ritengono più un approccio da grande impresa non sostenibile
- il (presunto) costo che una strutturata architettura informativa richiede sia in termini di software che di skills professionali richieste.
Non sono constatazioni del tutto prive di fondamento: è vero che una gestione avanzata del controllo di gestione di una impresa richiede un adeguata struttura informatica e delle figure professionali (tipicamente CFO e controller) che magari in realtà più piccole si tende a sostituire con la figura del commercialista o del “fai da te”. Ma tutto ciò incide significativamente sulle performance aziendali sia nel breve che nel medio termine specie in periodi di forte turbolenze ed incertezze dove le capacità di apportare correzioni di rotta e di pianificare al meglio sono condizioni necessarie per non trovarsi impreparati e correre, quindi, gravi rischi di continuità aziendale.
Partnership con HSL Hospitality
La partnership con HSL Hospitality ha rafforzato la nostra proposta per il mercato alberghiero anche ad impatto internazionale, ampliando la gamma di competenze offerte ai nostri Clienti.
HSL Hospitality è leader nel settore della consulenza con l'obiettivo di trasferire valore alle Imprese dell'Hospitality Industry. Il tratto distintivo di HSL Hospitality è di mettere a diposizione delle PMI del settore, competenze ed esperienze manageriali multidisciplinari. Attraverso questa modalità organizzativa HSL si pone al fianco di ogni Imprenditore per supportarlo sia negli indirizzi strategici, che in quelli per ottenere una migliore gestione degli aspetti operativi. Attraverso questa partnership HSL fornisce competenze professionali e verticali alle Imprese alberghiere aiutando il management nell'analisi di mercato, nell'ottimizzazione dei flussi aziendali e nella funzione del Controllo di Gestione integrare ai servizi offerti da Exigy con il meglio dei prodotti Microsoft, al fine di ottenere adeguate performance aziendali.
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